
L’Hazard ratio (HR) è una delle misure che nella ricerca clinica spesso sono più difficili da interpretare per studenti e ricercatori.
Ogni volta che mi capita di assistere un non-statistico che ha un’analisi di sopravvivenza da gestire o un paper da scrivere, al citare dell’HR subentra una sensazione che sta tra lo sconforto e la rassegnazione.
E allora in questo post cerchiamo di riuscire a tradurre in termini pratici questa misura, almeno per quando devi scrivere un tuo articolo o una tua tesi.
Prendiamo come esempio uno studio in cui voglio valutare la sopravvivenza di pazienti esposti al fumo rispetto a quelli esposti ad un’alimentazione ipercalorica.
L’Hazard Ratio, in questo caso, è il rapporto tra il tasso di rischio di morte del gruppo dei pazienti esposti al fumo e il tasso di rischio di morte nel gruppo dei soggetti esposti ad alimentazione ipercalorica.
Se non ti piace “tasse di rischio di morte” lo puoi tradurre con “velocità di morte”, anche se non è proprio la stessa cosa.
Non sto a spiegare come viene calcolato perché non è questo l’articolo per farlo. Quello che ci interessa qua è la sua interpretazione e il modo in cui deve essere riportato in letteratura.
LEGGI TUTTO https://www.statsimprove.com/it/2019/04/05/come-interpretare-nella-pratica-il-valore-dell-hazard-ratio/