I Liberati’s principles dieci anni dopo
ANTONIO ADDIS, LUCA DE FIORE
Riassunto. A dieci anni dalla morte di Alessandro Liberati gli autori si chiedono se e quanto siano ancora importanti i principii che hanno guidato l’azione del medico e ricercatore, fondatore del centro italiano della Cochrane Collaboration. La stella polare del pensiero di Liberati può essere considerata la ricerca utile, intendendo con questo termine la ricerca indirizzata a risolvere problemi rilevanti per i pazienti e per i loro familiari. In linea col pensiero di altri ricercatori, come Sir Iain Chalmers e Paul Glasziou – che negli ultimi anni hanno promosso le principali riflessioni su questi temi –, Alessandro Liberati ha lavorato intensamente per garantire ai cittadini, ai decisori e ai professionisti sanitari una ricerca aperta, trasparente e accessibile. Purtroppo, il suo invito finale a disegnare una nuova governance della ricerca è rimasto inevaso. La ricerca è ancora troppo concentrata sui singoli interventi terapeutici invece che sulle strategie complessive di cura. Gli studi sono ancora troppo spesso non pubblicati o pubblicati solo parzialmente. La ricerca è ancora troppo condizionata da conflitti di interesse e la peer review – dei lavori proposti alle riviste e dei candidati a posizioni accademiche – è influenzata da bias e condizionamenti. Rimane ancora molto lavoro da fare per una ricerca finanziata con fondi pubblici nell’interesse reale dei cittadini e dei pazientI.